Durante il week-end mi capita di portare la mia famiglia a Borghesiana, dove risiede mia suocera. Sapendo di lasciarli in buone mani, spesso il pomeriggio mi assento per qualche ora, e mi ritrovo con qualche amico nerd per una escape room. 

L’escape di Centocelle, in questi casi, è un’ottima meta, in quanto è facilmente raggiungibile con la metro C, da parte mia e anche da parte dei miei amici che vivono sparsi per Roma.

Il gruppo era composto dal solito noto Mario, Fabrizio, che vive dall’altra parte della Togliatti, Paolo, e Juanni, la nostra amica pittrice che proviene dalla Cina. Il piano era inizialment di fare una stanza differente, ma la master ci ha indicato la stanza di Roma Criminale come la più moderna di Time Adventures Centocelle.

Fugacemente Time Adventures Centocelle

Time Adventures a Centocelle fa parte della catena fugacemente, e l’ingresso farà la felicità di molti Nerd, con la riproduzione a grandezza naturale della machina del tempo di Dr. Who. Lo stesso riferimento è pure nel simbolo dell’escape, e mi sono sempre domandato il perché di questa particolarità.

L’escape si trova in un seminterrato molto vicino a piazza dei Mirti, dove è presente una fermata della metro C. A volte si può avere difficoltà a trovare parcheggio, ad ogni modo Centocelle è uno dei miei quartieri preferiti a Roma, con la sua recente fioritura, e c’è l’imbarazzo della scelta di luoghi dove trascorrere il resto della vostra serata.

L’accoglienza è stata ottima, come sempre accade quando visito questo escape. Seppure non erano presenti i proprietari, la nostra master era molto simpatica ed abbiamo discusso degli altri escape romani.

Roma Criminale

Il gruppo è stato fatto prigioniero del Libanese, che li ha lasciati momentaneamente soli, e sta per ritornare. Bisogna liberarsi in solo un’ora di tempo, prima che il criminale ritorni e si prenda cura in maniera definitiva degli scomodi testimoni!

Dal punto di vista Scenografico La stanza è moderna e ben disegnata. Essendo a tema thriller-realistico non ci sono momenti che stupiscono( oppure sì, in realtà c’è un passaggio che mi ha colpito molto). È presente molta oggettistica direttamente dagli anni ’80, che sicuramente scatenerà ricordi a chi come me è cresciuto in quegli anni.

L’immersivita è sufficiente. Io non sono molto appassionato di crime stories, lo ammetto, ma tutti a Roma conoscono le (dis)avventure della banda della magliana. Se avete letto i romanzi di De Cataldo, o visto il film diretto da Michele Placido, sicuramente apprezzerete e troverete molti riferimenti.

Andiamo ai punti di forza: io ho trovato due cose che mi sono piaciute molto. Non voglio spoilerare molto, ma l’inizio era molto originale ed inedito rispetto ad altre stanze che ho giocato. Poi il passaggio fra gli ambienti avviene in una maniera senz’altro sorprendente, che mi ha fatto addirittura dubitare che stessimo facendo la cosa giusta, e fossimo sfuggiti al controllo della master.

Riguardo alle debolezze, noi eravamo in cinque, e forse un pò troppi per la stanza. L’ambiente è ben congegnato, magari non può piacere il genere, ma permette di vivere un’esperienza divertente.

Gli enigmi sono ben architettati e medio semplici( solamente uno ci ha messo in difficoltà), non ci sono molti lucchetti, e la maggior parte sono meccanismi ben inseriti nel contesto.

Valutando l’originalità, la definirei media. Ricostruisce perfettamente una bisca degli anni ’80, dando la sensazione di viaggiare indietro nel tempo. È anche uno dei pochi escape a tema cinematografico a Roma.