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Indiana Jones e L’oro di Roma – Magic Escape Room

Location:
Accoglienza:
Scenografia:
Enigmi:
Originalità:
Scare Factor:
Bambini:
Attori:

4/5
5/5
4.5/5
3.5/5
4.5/5

No

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Escape di fine Giugno 2024. Tempo di sconti per gli escape, che hanno abitualmente molto meno visitatori. questo non poteva sfuggire l’occhio attento di Billa, sempre alla ricerca delle migliori offerte. Inizialmente, avevamo programmato di affrontare la sfida de “L’Enigmista” alla Magic Escape, ma un guasto all’aria condizionata ci ha spinto a cambiare rotta, optando saggiamente per un’altra stanza.

Il gruppo era composto da me, Valerio detto Billa, suo figlio Davide, e dopo una lunga pausa, è tornato a unirsi a noi Peppe, l’Iggy Pop di Montespaccato.
Personalmente, avevo sempre evitato questa stanza, forse a causa di recensioni poco entusiasmanti lette in passato, risalenti a quando la sede era ancora conosciuta come Busillis, prima dell’acquisizione da parte di Magic Escape nel 2017. Parecchia acqua è passata sotto i ponti da allora, e Magic ha senz’altro rinnovato e migliorato l’esperienza.

Magic Escape Room

 

Della sede di Magic Escape a via Veio già abbiamo parlato nelle pagine di queste blog, dato che ho trovato molto di gradimento alcune delle loro stanze, tra le mie favorite a Roma. L’interno della struttura è arredato con uno stile steampunk impeccabile e offre comodi armadietti per riporre i propri oggetti personali.

La seconda sede di Magic Escape si trova nelle immediate vicinanze di Piazzale Appio, il che presenta sia vantaggi che svantaggi: se arrivate con la metro, è estremamente comoda da raggiungere, ma se viaggiate in auto, trovare parcheggio può risultare complicato. Tuttavia, la posizione è facilmente accessibile da qualsiasi punto di Roma.

L’accoglienza, come sempre, è stata eccellente. I Master di Magic si distinguono per l’impegno straordinario che mettono nel loro lavoro, confermandosi tra i migliori, se non i migliori, della capitale. Anche in questa occasione, la nostra master si è distinta non solo per la professionalità, ma anche per il ruolo attoriale che ha interpretato all’interno della stanza.

Indiana Jones e l’oro di Roma

 

Nel 1943, durante l’occupazione di Roma da parte del Terzo Reich, riemergono le rovine della Domus Aurea, l’imponente residenza imperiale di Nerone a lungo perduta. Il direttore degli scavi ha chiamato Indiana Jones e il suo team di archeologi per esplorarla. Si dice che il leggendario tesoro dell’imperatore sia ancora nascosto lì sotto. Ma fate attenzione: una squadra di nazisti è sulle sue tracce, e dovrete batterli sul tempo per impossessarvi dell’oro di Roma!

Ero inizialmente scettico riguardo a questa escape room, temendo che non fosse in grado di resistere al passare del tempo. Tuttavia, mi sono dovuto ricredere. È evidente che Magic ha investito molto nella scenografia, creando un effetto d’insieme davvero notevole. Si ha davvero l’impressione di trovarsi in un’antica abitazione romana abbandonata da secoli.

L’immersività è di alto livello, e personalmente apprezzo molto le escape room a tema archeologico. Sono il tipo di avventura che sognavo di vivere da bambino. Anche se la community online di appassionati di escape room tende a considerare queste esperienze un po’ “cheap”, in questo caso l’insieme mi è piaciuto molto.

Indiana jones stanza

Il punto di forza di questa stanza è senza dubbio il tema, un’avventura archeologica che, sorprendentemente, è poco comune a Roma. Anche se in passato ci sono state diverse stanze a tema egizio, queste hanno tutte chiuso, e ora per trovare una buona escape room di questo tipo bisogna spingersi fino a Frascati.

Tra le debolezze, ho trovato alcuni enigmi piuttosto frustranti. Non sono un grande appassionato degli enigmi manuali, e ce n’è stato uno in particolare che ha impegnato uno di noi per un tempo eccessivo, un aspetto che credo potrebbe essere migliorato. Inoltre, gran parte della stanza si svolge al buio, il che ha senso, considerando che ci si trova in un antico palazzo romano abbandonato da millenni. Tuttavia, per noi “boomeroni” con vista non proprio perfetta, questo ha reso l’esperienza un po’ frustrante.

Gli enigmi sono per lo più di prima generazione, ma comunque impegnativi. La maggior parte ci ha intrattenuto e divertito, e alcuni di essi richiedevano anche abilità fisiche. La stanza è molto originale e si distingue per essere l’unica a Roma che sfrutta appieno il ricco panorama culturale della città eterna. È quasi incredibile che non ci siano altre escape room simili, a parte le classiche ispirate a “Angeli e Demoni”, che si trovano ovunque nel mondo (ne ho persino provate un paio di qualità discutibile quando vivevo a Dublino).

Indiana Jones Gruppo

Giudizio finale

 

La stanza ci è piaciuta, e siamo riusciti a fuggire con tre minuti di anticipo e con un paio di aiuti. L’esperienza è stata apprezzata da tutti, compresi Mario, Gennaro e Fabrizio, che l’hanno affrontata subito dopo di noi, anche loro approfittando dell’imperdibile buono sconto. Qualche purista ha notato qualche incongruenza storica, ma sinceramente non penso che abbia intaccato il divertimento generale.

A chi la consiglierei? Sicuramente ai turisti in cerca di un’escape room nella città eterna (sembra incredibile, ma un 5% delle visite al blog proviene dall’estero). Non la consiglierei, però, a chi ha disabilità fisiche, dato che alcuni aspetti potrebbero risultare impegnativi.

Mentre Valerio e Davide sono tornati a casa, io mi sono fermato a mangiare un pezzo di pizza con Peppe nei Giardini di Via Sannio (che, tra l’altro, non avevo mai notato prima), e abbiamo finito per commentare le gesta di Cicalone, il berserk che lotta contro i borseggiatori nella metro di Roma.