Location:
Accoglienza:
Scenografia:
Enigmi:
Originalità:
Scare Factor:
Bambini:
Attori:
No
Sì
No
Questo resoconto è relativo ad un’esperienza avvenuta durante un fine settimana di Gennaio 2023, uno di quei pigri giorni d’inverno in cui lascio la famiglia a Borghesiana, e mi cimento con gli amici in qualche Escape room di Roma est. In genere utilizzo la metro C, comodissima per me, ma questa volta ho preso la macchina ed ho visitato per la prima volta questa escape room a Cinecittà.
Ero curioso se ci fosse l’altissimo livello che si può riscontrare nelle stanze ad Alberone dello stesso proprietario.
Anche il tema per me è stato nuovo, non avevo mai affrontato una stanza a tema Manicomio.
Eneru Cinecittà
Eneru Cinecittà si trova un pò nascosto a destra all’inizio della Togliatti, La fermata di Roma Cinecittà si trova circa 600 metri, ed è veramente una scelta conveniente per chi può. Chi conosce la zona sa quanto sia difficile parcheggiare in macchina, nel mio caso sono riuscito a trovarlo in una delle stradine del Lamaro.
L’ingresso dell’escape è un pò piccolo, con oggettistica a tema geek. Per chi se lo fosse aspettato, non si ritrovano le stesse anticamere spettacolari di Eneru Alberone.
Ad ogni modo i ragazzi all’ingresso sono stati simpaticissimi, anche se non abbiamo avuto molto tempo per parlare, ma solo per scambiare qualche battuta. D’altronde era una domenica pomeriggio e c’erano 3 gruppi in attesa. Abbiamo comunque avuto la fortuna di vedere arrivare Eneru, il cagnolino che da il nome all’escape, e le cui fattezze sono state usate per il logo.
Ultimo Reparto
Alcuni componenti del gruppo sono andati a ficcare il naso dove non dovevano, nell’ultimo reparto aperto di un’ospedale a lungo abbandonato, quello di Psichiatria. Sarà in grado il resto del gruppo di salvarli?
Andiamo alle scenografie: per usare un termine che va di moda adesso, la stanza si presenta come una di prima generazione, quindi non ci sono particolarità scenografiche o effetti sonori. Ad ogni modo, l’ambientazione dell’ospedale è ricostruita bene, con oggetti e apparecchiature che ci si aspetta di trovare in ospedale.
Parlando dell’immersività, questa è tutto sommato è alta. Con un artificio iniziale si viene proiettati nel mezzo dell’azione e ci si immedesima abbastanza nella situazione. L’incanto è stato un pò rotto mentre ci avvicinavamo al finale, dove abbiamo ricevuto fin troppi aiuti e dove non tutti gli enigmi erano a tema.
Andiamo ad i punti di forza. In primo Luogo l’inizio mi è piaciuto molto, anche perché non avevo mai giocato una situazione in cui il gruppo viene separato. Ho trovato anche originale la maniera in cui il gruppo comunicava con il master, e questo ha aperto la strada anche ad enigmi di nuovo tipo.
Sul versante delle debolezze, le scenografie che sono un pò vecchiotte. In comune con Eneru Alberone, ho trovato l’abitudine di dare suggerimenti non richiesti per spingere il gruppo avanti, che è una cosa che non apprezzo molto. È chiaro che il master deve scegliere se non fare terminare la stanza, o farla godere fino in fondo.
L’enigmistica poi è molto semplice, ed a parte un paio di eccezioni, sembrerà tutto un pò già vista ad un gruppo navigato.
Andando all’originalità della stanza, di certo questo tema a Roma è molto comune, ma per me era la prima stanza del genere, quindi non posso fare paragoni. Abbiamo comunque ho trovato dell’impegno a renderla differente della altre, soprattutto nella situazione iniziale.
Giudizio finale
Siamo Riusciti ad uscire in tempo, all’inizio siamo andati come un treno dato che la stanza è tutto sommato facile, alla fine gli aiuti sono arrivati a pioggia, e non richiesti, forse perchè il tempo scarseggiava. Colpa nostra in primo luogo, che ci siamo presentati in colpevole ritardo.
Tutto sommato non ho trovato il livello di Eneru Alberone, che è una delle escape top di Roma. Come prima esperienza in un’escape può andare bene, se ne avete fatte altre, questa può perdere il confronto con altre più moderne. Sono comunque presenti spunti interessanti, con un paio di buone trovate. Magari cercate di farla fuori dagli orari di punta( o arrivare in orario, cosa che noi non abbiamo fatto).
Questa era la prima stanza di Eneru Cinecittà che ho provato, sicuramente ne proverò altre, anzi se avete suggerimenti lasciateli pure nei commenti.
I miei amici hanno concluso la Domenica pomeriggio da Meo Pinelli, all’inizio di Via Tuscolana, posto storico per gli aperitivi, mentre io tornavo a Borghesiana.
Vero, aiuti “spintanei” però nel complesso stanza bella e sicuramente divertente!