Paranormal Activity

Paranormal Activity – Black Door Escape

Location:
Accoglienza:
Scenografia:
Enigmi:
Originalità:
Scare Factor:
Bambini:
Attori:

4.5/5
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No

La nostra avventura con Black Door Escape continua senza sosta! Da quando lo abbiamo scoperto, sembra proprio che non riusciamo più a farne a meno. Così, a fine Novembre 2024, dopo aver affrontato The Ring, Frankenstein e L’Esorcista, abbiamo deciso di riunire nuovamente un gruppo numeroso per cimentarci con l’ultima stanza appena inaugurata.

Questa nuova esperienza ci aveva incuriosito fin da subito, grazie alla pubblicità martellante sui social media. Del resto, il ghost hunting sembra essere il trend del momento per le escape room e le esperienze immersive.

Ci siamo dati appuntamento nei pressi di Viale Libia e, oltre a me e mia sorella (fresca reduce dal loro evento speciale di Halloween), il team era composto dalla sua fidata amica Luciana, ormai un’habitué delle esperienze horror, e dagli immancabili Mario, Gennaro e Drome, sempre pronti per una nuova sfida.

Black Door Escape

 

Ci troviamo nella seconda sede storica di Escape Room Roma, oggi conosciuta come Black Door Escape. In passato, questo spazio ha ospitato altre stanze come L’Annegatore e Prometheus, se la memoria non mi inganna. Anche se qui non c’è una reception tradizionale come in altre sedi, sono disponibili degli armadietti per riporre i vostri effetti personali. Non sono sicuro se stiano ancora lavorando per migliorare l’ingresso, ma la transizione tra l’area di accoglienza e l’inizio dell’esperienza vera e propria è risultata molto sfumata.

L’ambientazione colpisce: ci si trova nei sotterranei di uno degli alti palazzi della zona, un’area residenziale ben curata, che però, nel silenzio della notte romana, assume un’atmosfera decisamente spettrale. La zona è ben collegata grazie alla metro di Viale Libia, e la vicinanza alla tangenziale rende l’accesso in auto comodo. Tuttavia, trovare parcheggio può essere un’impresa, anche se nel mio caso sono riuscito a parcheggiare senza problemi, nonostante fosse un affollato venerdì sera.

L’accoglienza questa volta è stata impeccabile. In passato abbiamo avuto esperienze un po’ altalenanti sotto questo aspetto, ma il nostro master si è dimostrato molto esperto e cordiale. L’introduzione alla storia è stata gestita con ottimi tempi, riuscendo a creare la giusta inquietudine necessaria per immergerci completamente nell’avventura.

Paranormal Activity

 

Convinti dal vostro amico più temerario, avete deciso di mettervi alla prova con un’esperienza di ghost hunting. La destinazione? Un vecchio obitorio abbandonato, dove i lavori di ristrutturazione si sono inspiegabilmente interrotti vent’anni fa. Le leggende sul luogo si rincorrono, alimentando il mistero. La vostra guida, che avrebbe dovuto accompagnarvi, vi ha lasciati soli all’ultimo momento, e tutto ciò che avete sono alcune apparecchiature per captare attività paranormali. Riuscirete a scoprire la verità?

Quando si parla di scenografie, Black Door Escape non delude mai e, anzi, alza ulteriormente l’asticella. Dimenticate gli attori poco convincenti o il mobilio polveroso che si trova altrove: qui vi troverete immersi in effetti speciali degni di una produzione cinematografica, con dettagli che rasentano il macabro, come cadaveri riprodotti con materiali che al solo tocco fanno rabbrividire. La tecnologia gioca un ruolo fondamentale, creando un’atmosfera inquietante e credibile.

La narrazione è complessa e ben articolata, rivelandosi gradualmente nel corso dell’avventura. L’utilizzo delle apparecchiature per rilevare presenze paranormali arricchisce l’esperienza, rendendo l’incursione nell’obitorio incredibilmente coinvolgente. Tra le stanze di Black Door Escape, questa è forse quella che mi ha spaventato di meno, ma è anche quella in cui ho maggiormente apprezzato la narrativa, completamente originale e ricca di dettagli.

Il vero punto di forza di questa stanza, a mio avviso, è lo storytelling: complesso, coinvolgente e ben strutturato, con i vari tasselli della trama che si compongono man mano che si avanza nell’avventura. Un altro aspetto che ho particolarmente apprezzato è stato l’utilizzo della tecnologia, in particolare delle telecamere. Senza spoilerare troppo, c’è un momento in cui si ha la possibilità di monitorare l’intero obitorio (che è davvero grande) e osservare i propri compagni impegnati in brevi quest. Questi momenti hanno scatenato risate e commenti divertiti all’interno del nostro team, aggiungendo un tocco di leggerezza all’esperienza.

Se dovessi individuare una debolezza, direi che c’era così tanta carne al fuoco che, al termine del gioco, mi sono quasi sentito deluso dal fatto che fosse già finito (il che, tutto sommato, è un ottimo segno). Una trama di questo calibro avrebbe meritato almeno un paio d’ore, sia per dare maggiore spazio all’armamentario tecnologico utilizzato per il ghost hunting, sia per approfondire alcune sottotrame accennate ma non pienamente sviluppate. Purtroppo, il formato rimane quello, e nei primi giorni di apertura era difficile trovare uno slot libero, vista la grande richiesta.

Per quanto riguarda gli enigmi, come spesso accade nelle escape horror, sono semplici e pensati più come diversivi che come vere sfide, e questa stanza non fa eccezione.

In ogni caso, la storia è davvero originale e ben scritta, forse la prima di Black Door Escape a non ispirarsi a un film. Questo rende l’esperienza ancora più unica e assolutamente meritevole di essere vissuta.

Gruppo Paranormal

Giudizio finale

 

Abbiamo completato la stanza entro il tempo limite e ci siamo davvero divertiti. L’ultima creazione di Black Door Escape mantiene pienamente le aspettative: è un’esperienza da non perdere, ideale per chi apprezza un horror più psicologico, ricco di narrativa e tensione, piuttosto che un survival dove si corre inseguiti da un energumeno insanguinato.

Dopo l’escape, il gruppo si è diviso: la maggior parte è tornata a casa, mentre io e Gennaro ci siamo fermati a mangiare qualcosa da Dolce, un locale posh chiaramente consigliato da mia sorella. La scelta si è rivelata eccellente: piatti di grande qualità, con i dolci come punta di diamante.