Era Tempo che volevo provare un’altra stanza di Adventure Rooms, dopo aver provato un annetto fa fuga dal manicomio. Quella stanza aveva una bella serie di enigmi ma non presentava una scenografia moderna, e mi ero ripromesso di visitare una delle ultime aggiunte. 

Il team per questo venerdì sera di fine aprile era composto, oltre che da me, da Fabrizio, Mario e Paolo. Una formazione di tutto rispetto per quella che sapevamo essere una stanza molto competitiva.

Adventure Rooms Roma

Adventure Rooms sulla Tiburtina colpisce fin dall’ingresso. Questa è il secondo locale che aprono in zona, ed anche qui il soffitto è decorato a tema scacchistico. Questa sede in particolare è dedicata ad unica stanza, che quasi è un tutto uno con l’ingresso. Venue quindi ampiamente promossa.

Relativamente alla zona, siamo molto vicini alla stazione Tiburtina, quindi il parcheggio non facile, ma si può camminare da due stazioni della metro B che sono abbastanza in prossimità.  Questa sede nello specifico non si trova su google maps, e c’è voluto un poco per trovarla.

La Master che ci ha accolto ci ha messo a nostro agio fin da subito. Abbiamo parlato della sua lunga esperienza nel mondo delle escape room, persino come attrice. A fine partita ci ha illuminato sulle differenze con le real movie experience, e ci ha dato diversi suggerimenti per future stanze, che seguiremo senz’altro!

The Bunker

Il gruppo è stato fatti prigioniero di una banda che vuole liberarsi di loro, rinchiudendoli in una struttura abbandonata. Una bomba è stata innescata, ed esploderà in 60 minuti. L’unica via per la salvezza è attraverso un bunker usato dagli alleati durante lo sbarco in Italia nella seconda guerra mondiale.

Nel Bunker  sono presenti diversi ambienti di alta qualità. C’è sicuramente una stanza che spicca sopra le altre, che include effetti climatici, e ricostruisce in maniera molto realistica un’ambiente esterno. 

L’immersività, da sempre un fattore molto importante per me, è molto alta, anche se la storia non fila completamente, L’ambientazione della seconda guerra mondiale è perfetta.  Molti i richiami storici ed i dettagli incentrati sulle due fazioni che si fronteggiavano.

Il vero punto di forza della stanza è l’estrema originalità. C’è senz’altro un ambiente che genera un vero e proprio effetto Wow, in cui sembra di stare più a Disneyland che in un escape. Ma quello che mi ha colpito è la sensazione di una sfida inedita. Dopo molti escape, non è qualcosa di scontato.

Per citare le debolezze, alcuni oggetti parevano un po’ usurati e questo ha ostacolato la risoluzione di un paio di enigmi. C’era anche un’apparecchiatura che avrebbe dovuto migliorare la resa scenica di una stanza (comunque molto bella), che non era in funzione.

Ci sono enigmi abbastanza tradizionali, in qualche occasione abbiamo scioccamente ceduto alla tentazione di provare permutazioni invece di usare la logica, e questo ci ha rallentato. La master ci aveva avvisato che questa è la stanza più difficile di Adventure Rooms, e rispetto all’altra che ho provato, forse gli enigmi erano un po’ troppi.

Rimane il fatto che la stanza ha un tema inedito. Quanti escape di questo tema ci sono a Roma? Ed il fatto che la room sia così integrata con il resto del locale, la fa apprezzare ancora di più.